Obesità: Indicazioni

Benché un’importante riduzione del peso corporeo sia il suo principale obiettivo, il fine della Chirurgia Bariatrica non è estetico, ma è quello di prevenire e/o correggere le condizioni negative connesse all’obesità, come ad esempio la sindrome metabolica, le apnee notturne, le patologie da carico, ecc.

La chirurgia dell’obesità presenta particolari aspetti: 1) non ha un organo bersaglio, a differenza delle altre patologie chirurgiche 2) l’azione chirurgica avviene su aree (stomaco, intestino) esenti da patologie 3) determina risultati non immediati ma a distanza, sebbene di pochi mesi, che sono correlati anche al comportamento del paziente 4) necessita di follow-up continuo.

Il candidato all’intervento chirurgico deve essere consapevole e motivato, in grado di esprimere un valido consenso informato, soprattutto in seguito ad una precisa informazione sui rischi correlati all’obesità persistente.
Il paziente deve garantire una completa disponibilità ad accettare e seguire (compliance) i consigli dietetici e comportamentali (stile di vita) dettati dalla nuova condizione anatomo-funzionale conseguente all’intervento chirurgico, ed essere disposto a sottoporsi regolarmente alle indispensabili visite di controllo (follow-up), anche con esami laboratoristici e/o strumentali (radiologia, endoscopia).

Come per altre tipologie di chirurgia funzionale, è necessario rispettare dei criteri di inclusione per proporre un intervento mirato al decremento ponderale. I criteri sono riportati dalle linee guida della Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità e delle Malattie Metaboliche (S.I.C.OB.).

La Chirurgia Bariatrica può essere presa in considerazione solo dopo il fallimento di programmi integrati di trattamento non chirurgico (dieta, esercizio fisico, terapie comportamentali), in pazienti opportunamente informati, in cui il rischio operatorio risulti “accettabile”. Occorre la consapevolezza che non esiste un intervento chirurgico che sia privo di possibili complicanze: qualsiasi intervento per la terapia dell'obesità può avere complicanze chirurgiche e/o mediche, a volte gravi o potenzialmente mortali, sia nel corso dell'intervento sia nel decorso post-operatorio.
L’obesità stessa si configura come fattore di rischio a sé stante per ogni intervento chirurgico, anche non bariatrico, perchè ai rischi generici legati alla procedura chirurgica, si associano quelli specifici delle malattie concomitanti. Inoltre, anche se il dimagrimento indotto dall’atto chirurgico può determinare un miglioramento o la guarigione delle malattie associate, nel corso dei mesi e degli anni successivi si possono verificare altre complicanze, che talvolta possono richiedere un nuovo intervento chirurgico.

I candidati potenziali sono i pazienti con un BMI superiore a 40, con età compresa tra 18 e 65 anni. Altre possibili indicazioni sono i pazienti con un BMI tra 35 e 40 che hanno patologie correlate ad alto rischio o problemi fisici che interferiscono con una normale qualità della vita.

Tutti i pazienti indirizzati al trattamento chirurgico dell’obesità patologica devono essere presi in carico da una equipe multidisciplinare, e devono: 1) sottoporsi alla valutazione della “compliance” (visita psicologica/psichiatrica e visita dietologica); 2) sottoporsi a valutazione del rapporto rischio/beneficio atteso che la procedura chirurgica comporta (protocollo diagnostico che comprende esami ematochimici, ecografia addome, gastroscopia e, quando necessario, studio cardio-respiratorio); 3) aderire al percorso personalizzato di dimagrimento preoperatorio, volto a diminuire il rischio peri-operatorio; 4) rilasciare il consenso informato.

A tutti i pazienti è fortemente raccomandato il follow-up post-operatorio: le visite di controllo si effettuano ad 1, 3, 6, 12 mesi dall'intervento e poi annualmente, salvo diverse necessità.
Tale monitoraggio dei dati clinici consente la verifica dell'efficacia nel tempo dell'atto operatorio, del miglioramento della qualità della vita, legato sia alla perdita del peso sia alla progressiva diminuzione o scomparsa delle patologie correlate all’obesità, e consente di evidenziare precocemente la comparsa di alterazioni del comportamento alimentare o di complicanze dell’intervento stesso.