Obesità: Bypass Gastrico
Intervento restrittivo con efficacia metabolica, prevede la realizzazione di una tasca gastrica (pouch) con volumetria molto ridotta, e la successiva anastomosi (collegamento o connessione) della pouch con un’ansa intestinale (digiuno) di lunghezza standardizzata. Il “grande” stomaco rimanente, mantiene la vitalità ma risulta escluso anatomicamente dal transito alimentare e dallo studio radiologico-endoscopico tradizionale. Il Bypass Gastrico si esegue, con approccio laparoscopico, secondo la tecnica con ansa ad Y (detta anche su ansa alla Roux , in acronimo RYGB) [Clip 1] e secondo la tecnica con ansa ad Ω (detta anche ad unica anastomosi, in acronimo OAGB, o anche Mini Gastric Bypass ) [Clip 2].
Vantaggi: calo ponderale molto buono. Efficace nella remissione o miglioramento del Diabete Mellito tipo 2, della Sindrome Metabolica e di altre comorbidità. Efficace anche in pazienti spiluccatori e con tendenza allo sweet-eating. Solitamente buon adattamento del paziente (il vomito è raro), offre buona qualità di vita. Procedura anatomicamente reversibile. In ambito scientifico, è attualmente l’intervento di scelta nella chirurgia bariatrica secondaria di conversione.
Svantaggi: difficoltà di esecuzione tecnica e tempi operatori più lunghi rispetto ad altri interventi. Impossibilità allo studio radiologico ed endoscopico tradizionale del tratto escluso (stomaco, duodeno e vie biliari). Nel lungo termine, in assenza di una buona compliance del paziente, si verifica una tendenza alla ripresa ponderale. Il bypass gastrico, soprattutto nella versione ad unica anastomosi, ove è introdotta un’azione malassorbitiva, necessita di integrazione costante di vitamine e oligoelementi. Il paziente può soffrire di Dumping Syndrome, precoce e/o molto più raramente tardiva, a seguito di ingestione di zuccheri semplici, e di intolleranza a grassi e latticini.
Per ovviare all’impossibilità dello studio tradizionale del tratto escluso nel Bypass Gastrico (grande stomaco, duodeno e vie biliari), nel 2002 (Prof. E. Amenta e Dr. S. Cariani - Università di Bologna) è stata introdotta una variante tecnica: il Bypass Gastrico su Gastroplastica Verticale (in acronimo RYGB-on-VBG) [Fig. 1]. L’intervento associa ad una riduzione della volumetria gastrica, l’esclusione funzionale, ma non anatomica, della restante porzione di stomaco e del duodeno dal transito alimentare consentendo così, quando necessaria, la diagnostica radiologica ed endoscopica di tutto lo stomaco e della via biliare principale. I risultati, sia in termini di perdita di peso, che per quanto riguarda la remissione/risoluzione delle malattie associate all’obesità, sono sovrapponibili a quelli ottenibili con il Bypass Gastrico con ansa ad Y tradizionale.